Perché quando sei triste ascolti musica lenta e quando invece sei euforico preferisci qualcosa di più ritmato? C’è una connessione tra musica ed emozioni? Ebbene sì, ci sono molti studi che dimostrano un legame stretto tra melodie e corpo.
Basta cambiare BPM, ovvero i battiti per minuto di cui è composta una traccia musicale, per far sì che qualcosa dentro di te cambi!
La sera prima di andare a letto, forse, preferirai ascoltarti una bella musica Blues oppure Jazz anziché una rock dura come il Metal.
Invece, quando sei a fare jogging oppure ti alleni a casa o in palesta, probabilmente avrai la necessità di essere accompagnato da una musica che ti dia energia come la musica Pop, Rock oppure House.
Tutto questo viene spiegato da alcuni studi che dimostrano la facoltà dei BPM di influenzare la frequenza cardiaca. Non solo, le melodie possono influenzare anche il cervello.
Io non sono un musicista (purtroppo) ma sono cresciuto con la musica: 10 anni di fitness musicale, il lavoro come animatore e come dj hanno rafforzato tantissimo il mio rapporto con la musica e con le emozioni che vengono da essa generate.
Oggi non mi soffermo su tutti i benefici e sull’impatto della musica durantre in allenamento, ne parleremo più avanti; oggi voglio farti soffermare sull’impatto della musica sul tuo cervello e sul tuo stato d’animo.
Prova a sederti in un posto tranquillo e ad ascoltare una musica Jazz. Io lo sto facendo in questo momento, mentre scrivo, sono calmo e tutto intorno a me è tranquillo, eppure oggi ho avuto una giornata molto intensa.
Come si spiega che un’ora fa ero preso da mille cose e ora sono in pace con me stesso?
Perchè la musica mi trasmette serenità.
Se in questo momento mettessi di sottofondo una musica country, il mio istinto mi porterebbe a saltare in mezzo alla stanza e, sicuramente, un sorriso farebbe capolino!
Questa magia mi permette di costruire coreografie musicali che poi mi servono per allenare gli allievi che vengono alle mie lezioni!
Ma facciamolo un veloce collegamento con l’allenamento fitness e la musica!
In ogni lezione fitness c’è una fase iniziale di warm up in cui la necessità è quella di attivare il sistema cardiovascolare e stimolare l’attivazione muscolare, devi quindi riuscire a portare il ritmo cardiaco ad un livello adeguato per permetterti di iniziare l’allenamento.
Dopodiché, ad esempio nelle mie lezioni si passa a pezzi latino-americani, house, country, rock e via dicendo, perché la progressione dell’intensità dell’allenamento sarà strettamente legata ai BPM musicali.
Alla fine di ogni lezione nel momento di cool down, la musica rallenta, i battiti ne conseguono e magari la traccia ti suggerisce un canticchio di sottofondo che accompagna lo stretching.
Perchè può capitare che non si riesca a seguire un determinato movimento a tempo di musica?
Può succedere perchè non si riesce a staccare la parte razionale del cervello e di conseguenza ci si sente frenati. Spesso questo può dipendere da un senso di vergogna e quando si riesce ad accantonare il timore ade esempio del giudizio, la coordinazione e i movimenti diventano armonici come se fossero un tutt’uno con la musica stessa!
Ti è mai capitato?
A cominciare dagli anni Venti sono state effettuate ricerche e studi riguardanti l’effetto della musica sul Sistema Nervoso Autonomo (SNA) da cui dipende la funzionalità e l’attività di molti organi e apparati, tra cui la frequenza cardiaca, respiratoria, la sudorazione, l’attività gastrica, la tensione muscolare e la produzione di ormoni.
I risultati di molteplici studi concordano su alcuni punti: innanzitutto le caratteristiche musicali, quali ritmo, dinamicità, estensione melodica, struttura armonica ecc., influenzano in modo diverso i processi corporei.
Possono:
- accelerare o rallentare il metabolismo e la frequenza respiratoria;
- abbassare la pressione sanguigna;
- ridurre o ritardare la fatica fisica e lo stress;
- abbassare la soglia degli stimoli sensoriali;
- ridurre o incrementare l’immaginazione.
(Cfr. McClellan R., Musica per guarire, 2002)
Questa è solo una delle tante citazioni sugli studi al riguardo.
Concludendo: se usata in maniera adeguata, l’utilizzo della musica può diventare quasi una cura agli stati d’animo.
Quando sei triste, ascolta musica allegra e ti sentirai meglio.
Quando sei arrabbiato, ascolta musica melodica per tranquillizzarti.
Per quanto mi riguarda devo molto del mio lavoro alla musica e alla sua magia.
E’ stata lei ad insegnarmi a coordinare movimenti ed a sciogliermi……e se ha funzionato con me, può farlo sicuramente anche con te!
Torneremo a parlare di musica in termini più scientifici.
Intanto alza il volume e ascolta con cuore testa e corpo la musica che più ti fa vibrare!
Alessio Nannetti – Trainer Byc Fit Specialist
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